Alta Velocità Ferroviaria nel Vallo di Diano: Critiche e Risposte

Il progetto di alta velocità ferroviaria nel Vallo di Diano ha generato un vivace dibattito pubblico, evidenziando preoccupazioni e criticità da parte di vari gruppi e istituzioni locali. Le principali critiche riguardano diversi aspetti:

  1. Posizionamento della Stazione: La decisione di collocare la stazione in aperta campagna a Padula, anziché in una posizione più centrale tra Sala Consilina e Atena Lucana, è stata oggetto di dibattito e critiche.
  2. Mancanza di Infrastrutture per Imprese e Trasporti Merci: Le esigenze delle imprese e dei trasporti di merci non sono state adeguatamente considerate, sollevando dubbi sulla disponibilità di servizi complementari e infrastrutture adeguate.
  3. Incertezza sul Tracciato: L’incertezza riguardante il tracciato della linea dopo Praia a Mare ha sollevato preoccupazioni, soprattutto per le zone costiere della Basilicata e della Calabria.
  4. Impatti sulla Linea Storica Tirrenica: La possibile riduzione del traffico sulla linea storica tirrenica ha generato dubbi sulla qualità dei servizi e sulla sicurezza dei passeggeri.

Queste critiche sono emerse nel corso del dibattito pubblico e ancora mantenute calde da diversi gruppi di interesse che ad oggi tentano di bypassare le decisioni degli ingenieri di RFI portando la questione direttamente ai palazzi romani.

La sindaca di Padula, Michela Cimino, sostiene la decisione di RFI di collocare la stazione dell’alta velocità tra Padula e Buonabitacolo, vedendola come un’opportunità per lo sviluppo economico, turistico e sociale della zona. Invita a evitare polemiche territoriali e a pensare al bene comune, sottolineando che la scelta di RFI è stata basata su criteri tecnici e infrastrutturali. Sottolinea anche i vantaggi della posizione della stazione vicino allo svincolo autostradale e alla Certosa di San Lorenzo, patrimonio dell’UNESCO.

Rocco Panetta, presidente del comitato Sicignano-Lagonegro, si oppone al progetto dell’alta velocità nel Vallo di Diano perché ritiene che danneggi la linea ferroviaria storica e isoli il territorio. Propone invece di riattivare la linea Sicignano-Lagonegro e collegarla all’alta velocità con un’interconnessione a nord della stazione di Atena Lucana. Critica la posizione della stazione dell’alta velocità tra Padula e Buonabitacolo, sostenendo che sarebbe più adatta una posizione centrale tra Sala Consilina e Atena Lucana. 

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  1. È impensabile che un territorio come il nostro non sia riuscito ad ottenere la riapertura della linea storica Sicignano-Lagonegro fino ad oggi, lo è ancor di più litigare per dove fare la fermata dell’alta velocità quando la questione non è dove fare la stazione ma dove sia possibile realizzare il punto di intercomnesione migliore non solo per l’utenza locale ma anche per chi dovrà andare e arrivare dalla Basilicata oltre che per un Hub di merci e logistica.